Esistono centinaia di storie tramandate sull’origine di Reiki.
ma qual’è la vera storia del Reiki ?
Molte favole partono dal fondatore Mikao Usui e lo dipingono come Monaco Cristiano e da questa base costruiscono storie mitiche che a tutt’oggi non sono più accettabili.
Quello che scriviamo in questa pagina lo troviamo scritto nella roccia.
Precisamente sulla lapide incisa nel del tempio di Saihoji, a Tokyo, vicino alla tomba di Usui.
L’espansione di Reiki in quasi tutto il mondo lo dobbiamo a Phyllis Lei Furumoto, autoproclamate Gran Master (titolo mai esistito) e presidente della Reiki Aliance (1982).
Phyllis Lei Furumoto aveva ricevuto le iniziazioni (Reju) dalla nonna Reiki Master Hawajo Takata, (allieva di Hayashi, a sua volta allievo di Usui)
Dal punto di vista odierno, possiamo comprendere bene la dinamica di quello che è successo. E soprattutto il perchè.
Per gestire una associazione a livello globale e mantenerne lo stretto controllo, sopratutto economico, bisogna creare sudditi, impauriti dal grande “potere” e sopratutto legati tra di loro da un codice segreto, cosicché i nuovi adepti per poter evolvere, crescere (e fare soldi) siano presi nelle stesse maglie dei predecessori.
A tutto scapito di quanto lasciato dal Fondatore Mikao Usui i nel suo manuale, «il Reiki è l’eredità spirituale di tutti gli esseri viventi e non può essere – e non sarà mai – di dominio esclusivo di un gruppo di persone»
Ecco quindi spiegata la necessità di mantenere segreta la storia del Dr. USUI, di tramandare una favola, e sopratutto di rendere gli insegnamenti segreti e protetti.
Grazie a Frank Arjava Petter abbiamo oggi accesso a molte informazioni sconosciute in Occidente sull’origine del Reiki in Giappone. Arjava è un Reiki Master tedesco che per primo, nel 1993, ha riportato il Reiki in Giappone dove ha vissuto – insieme all’ormai ex moglie Chetna – fino al 2000.
Arjava ha scoperto nel cimitero del tempio di Saihoji, a Tokyo, la tomba di Usui, che è li sin dal 1927, un anno dopo la sua morte.
Usui Memorial nel Saihoji Temple, Tokyo
Vicino alla tomba di Usui c’è un monumento, eretto dall’organizzazione creata da Usui, l’Usui Reiki Ryoho Gakkai, in cui è incisa la storia della sua vita – come e dove egli scoprì il Reiki – per mezzo delle parole del Sig. Ushida, il successore nominato da Usui stesso. Itinerario per arrivare al Tempio Saihoji.
Perché l’iscrizione tombale di Mikao Usui è stata celata all’Occidente? La tomba e il monumento sono accessibili a tutti!Proprio da lì ebbe inizio il viaggio di Arjava verso la vera storia del Reiki.
Cominciò da questa domanda: perché l’iscrizione sulla tomba di Usui non è stata scritta da Hayashi che, a quel che diceva la Takata, era il suo successore?
La risposta la ricevette dalla sesta presidentessa dell’Usui Reiki Ryoho Gakkai, la signora Koyama: il signor Hayashi non è mai stato nominato successore del dr. Usui, era semplicemente uno dei suoi allievi diventato insegnante, che successivamente ha fondato una scuola propria e indipendente!
La vera storia del Reiki e del suo fondatore MIKAO USUI
Agli inizi degli anni venti Mikao Usui fondò l’Usui Reiki Ryoho Gakkai, un’organizzazione che si era prefissa l’obiettivo della guarigione dello spirito e del corpo, di cui divenne il presidente.
Alla sua morte (9 marzo 1926) succedettero in ordine di tempo:
L’amico e collaboratore Ushida, Taketomi, Watanabe, Wanami, Koyama, fino all’attuale, il signor Kondo.
Il dr. Usui ebbe un’eccitante vita come uomo d’affari e come segretario privato di un politico giapponese. Nella tradizione viene dipinto come una creatura fiabesca, mitologica, un santo in terra… In realtà le testimonianze raccolte da Arvaya Petter ci mostrano un uomo cordiale, simpatico… alla mano…. ma che un un giorno cominciò una ricerca spirituale in seno al buddismo dell’ordine di Mikkyo e presso dei lama tibetani.
Usui, estremamente colto è documentato come conoscesse bene alcune metodiche di guarigione, conosceva quella che oggi si chiama “MTC, Madicina tradizionale Cinese”, praticava ed era esperto di arti marziali.
Nei suoi scritti è documentato come usasse pietre e cristalli e non utilizzava solo posizioni delle mani come tramandate dalla linea Hawashi-Takata-Furumoto, ma sopratutto non usava schemi fissi di trattamento come le famigerate sequenze di 21 posizioni da 3 minuti l’una.
Usui era un sostenitore della fluidità, dell’intuizione, della libertà in seno alla pratica Reiki. Esistono meravigliose tecniche Reiki, che si stanno conoscendo solo ora in Occidente, che possono essere facilmente integrate nella pratica quotidiana del reikista. Armonizzare conoscenze “occidentali” e tecniche originali orientali con la propria visione personale del Reiki dà modo di lavorare sempre più consapevolmente con l’energia e permette ad ognuno di avvicinarsi di cuore all’autentico e puro spirito del Reiki.
Alla Usui Reiki Ryoho Gakkai viene ancora insegnato il Reiki tradizionale. Non per questo si può affermare che il Reiki occidentale è cattivo mentre quello giapponese è buono. Entrambi i metodi costituiscono un arricchimento per l’umanità. Vedi l’approfondimento sulla storia di Mikao Usui.
GRATITUDINE
Ogni reikista dovrebbe essere grato al signor Hayashi e alla signora Takata: senza di loro probabilmente non avremmo mai conosciuto il Reiki in Occidente! Ma per ogni praticante Reiki la verità sulle origini del metodo non dovrebbe rimanere celata. È davvero ora che le strutture di potere che nel tempo si sono formate attorno al Reiki tornino a dissolversi.